martedì 1 marzo 2022

Torna per il 2022 la St. Patrick’s Week di Beergate

 

La St. Patrick’s Week ideata da Beergate nel 2017 ritorna: attorno alla data del 17 marzo, giorno in cui si festeggia il patrono d’Irlanda, avranno infatti luogo numerosi eventi in diversi pub del nostro Paese. Dopo aver portato in esclusiva in Italia birrifici artigianali irlandesi di punta, ed essere arrivata a coinvolgere anche la ministra irlandese Katherine Zappone – che insieme all’ambasciatore in Italia Colm Ò Floinn ha presenziato ad uno degli eventi nel 2018 – la settimana dedicata alla birra irlandese ha dovuto fermarsi di fronte alla pandemia: ma ora è pronta a ripartire, come spiegano gli ideatori Luca e Marco Di Lella.

Sicuramente siamo in una situazione ancora incerta – riconoscono –, ma abbiamo deciso di scommettere su questa ripresa, anche se in forma diversa rispetto alle scorse edizioni. Abbiamo infatti deciso di fornire ai pub nostri clienti, come di consueto, le creazioni dei birrifici artigianali irlandesi che riteniamo rappresentino la punta di diamante a livello qualitativo; lasciando poi a ciascuno dei locali la libertà di individuare la tipologia di evento e le modalità di festeggiamento più consone alla propria situazione specifica, e supportandoli in questo con rinnovate forniture di materiale informativo, pubblicitario e gadget”. Ad essere rinnovato, precisano, “sarà anche il logo della St. Patrick’s Week: che verrà riprodotto sulle magliette disponibili in occasione dei festeggiamenti”.


In quanto ai marchi che arriveranno nei pub coinvolti, la lista è variegata; e in questa spiccano in particolare la pluripremiata Hope Beer – portata in Italia per la prima volta proprio da Beergate nell’autunno del 2018 per la rassegna Mastri Birrai On the Road – e un nuovo ingresso in esclusiva per l’Italia, la Ballykilcavan Brewery – il cui nome ostico per il pubblico italiano non sarà però certo di ostacolo alla felice degustazione delle sue birre. Si tratta di un birrificio storico, la cui attività è documentata da ormai 230 anni in una fattoria che è di proprietà della famiglia Walsh dal 1639, ossia da ben 13 generazioni: un’azienda agricola situata nel cuore dell’Irlanda, che fornisce anche le materie prime per la produzione. Una lunga esperienza che è valsa al birrificio ben 6 medaglie alla Dublin Beer Cup, e il secondo posto ai National Startup Awards. Insomma, una St. Patrick’s Week che, pur senza poter contare come gli anni scorsi sulla presenza fisica degli ospiti irlandesi, vuole essere nelle parole degli organizzatori - “un antipasto di quello che sarà l’evento del 2023” senza nulla perdere in quanto a qualità delle birre proposte.
 

Ad aderire alla St. Patrick’s Week 2022 sono già stati numerosi pub del Nord e Centro Italia, ed altri si apprestano a farlo: tra questi The Shamrock Irish Pub (Lecco), il Beer Garage (Bergamo), Al Quindes (Briosco, MB), il Bastian Contrario (Parma), lo Xander Beer (Brescia), The Bad Elf pub (Livorno), il Teatro delle Birre (Mantova), il Bifor (Forlì, FC), La Petrarca (Graffignana, LO), il Beershow (Milano), il Melegnano Beer Market (Melegnano, MI), il Santa Maria Craft Pub (Verona) e il Paddy’s Pub (Creazzo, VI). Ulteriori informazioni, tra cui la lista aggiornata dei locali coinvolti e degli eventi, sono disponibili sulla pagina Facebook della St. Patrick’s Week.


mercoledì 13 marzo 2019

Il gran finale: 17 marzo, San Patrizio

Per la serata di San Patrizio, dopo essere partiti con un autentico "Irish pub" - lo Shamrock, la sera del 15 - non si poteva non concludere con un altro autentico pub irlandese: il Paddy's. Aperto dal 1994 a Creazzo (Vicenza), vanta arredamenti in stile vittoriano di provenienza scozzese. Massimo, l'attuale titolare, ha preso le redini del Paddy's nel 2009; e da subito ha imboccato con decisione la via delle birre artigianali - otto le spine, di cui cinque a rotazione -, senza però per questo arrivare all'elitarismo. "Siamo dei bevitori che hanno fatto un locale per bevitori - afferma con ironia -: niente servizio al tavolo, chi vuole bere deve venire al banco e confrontarsi con noi, con passione e senza essere troppo sofisticati". Il giorno di San Patrizio il Paddy's aprirà già a amezzogiorno, con tredici spine dedicate alle birre degli ospiti irlandesi; mentre la sera alle 21.30 tornerà un gruppo irish folk che già ha registrato un grande successo gli scorsi anni, gli Uotisdis.

Altro locale che già in passato ha ospitato con successo i birrai irlandesi è Ines Stube, che da quel di Nibbionno (Lecco) può a buon diritto dirsi uno dei pionieri a livello nazionale sia in quanto a birre artigianali - soprattutto straniere - che ad offerta gastronomica annessa. Ha infatti aperto nel "lontano" 1999; ed è negli anni diventato un punto di riferimento non solo per farsi una buona pinta, ma anche per quanto riguarda la vita artistica e culturale che suddetta buona pinta può promuovere - dai concerti, agli incontri con birrai ed esperti del settore. Da ormai diciannove anni quindi il proprietario, Claudio, cura la scelta delle birre artigianali per le sue dodici vie alla spina e per la selezione di bottiglie; mentre Raffaella, appassionata di cucina americana nonché di sperimentazione con prodotti del territorio, unisce in maniera creativa la tradizione d'oltreoceano con quella italiana. Piatto forte - letteralmente - sono i "gastroburger", gli hamburger gourmet qui lanciati ancor prima che diventassero una tendenza; preparati con carne fornita dalla storica macelleria Beccalli e il pane del fornaio Edoardo Frigerio. La cucina è peraltro stata recentemente ampliata, consentendo di allargare anche l'offerta gastronomica proponendo serate a tema; mentre nel fine settimana è possibile godersi il brunch, con specialità tutte fatte in casa. Per tutta la settimana di St. Patrick la cucina proporrà quindi uno speciale fuori menù - pie di stufato di manzo alla stout, servito con patate al forno e salsa alla stout -; mentre domenica 17, in occasione della presenza dei birrai, sarà possibile abbinare alle loro creazioni le tradizionali ostriche e degustare il tutto allietati da musica dal vivo.

New entry della settimana di San Patrizio sono invece due locali del varesotto, il Barley House di Gallarate e il Rolling Goat di Cassano Magnago. Il primo è un piccolo beershop e tap room che, nonostante la giovane età - due anni - e le ridotte dimensioni, può però contare su un'alta qualità sia dei prodotti che dell'offerta culturale. Oltre a quattro vie alla spina e un centinaio di etichette in bottiglia - tutte rigorosamente artigianali, sia italiane che estere - conta infatti su un ricco programma di corsi di degustazione (tra cui quelli di Unionbirrai), serate in cui alle birre vengono accostati i prodotti semplici ma genuini della cucina, tap takeover con i birrai e altro ancora. Anche per San Patrizio si preannuncia quindi un ricco programma: "Per tutta la settimana avremo alla spina birre irlandesi e un sidro - riferisce Simone -, e la sera di giovedì 14 ospiteremo un concerto di musica irlandese". Per il giorno di San Patrizio, un tap takeover e un incontro a tu per tu con i birrai presenti.


Il secondo, aperto da novembre 2016 e rinnovato nella gestione lo scorso anno, fa proprio degli eventi con i birrai uno dei suoi punti di forza: "Invitiamo ogni venerdì lo staff di un birrificio artigianale diverso - spiega Claudio -, principalmente birrifici italiani, ma non solo". La serata con Hope, Kinnegar e The White Hag si inserisce dunque in questo solco: "Abbiamo pensato ad un tap takeover, dedicando loro le nostre cinque spine e la pompa", anticipa Claudio.

Insomma, non avete che l'imbarazzo della scelta per festeggiare degnamente il patrono d'Irlanda...cheers!

martedì 12 marzo 2019

16 marzo: dalla Lombardia fino alla capitale

Il 16 marzo è la serata della prima new entry di quest'anno, il Brewdog Bar di Roma: proprio a pochi passi dal Colosseo si trova infatti, aperta da tre anni, la "succursale" del celebre birrificio scozzese - che però non tiene soltanto birre della casa madre, naturalmente. "Abbiamo venti vie alla spina - spiega Valerio - di cui metà riservate a Brewdog e metà ad altri birrifici ospiti, a rotazione: tutti rigorosamente artigianali, per una precisa scelta aziendale".


Tra il "miliardo di iniziative" - per dirla con Valerio - a cui il Brewdog Bar aderisce, questa St. patrick Week che dà spazio alla birra artigianale irlandese assume quindi un valore particolare. "Vogliamo fare una vigilia del giorno di San Patrizio con un tap takeover delle birre che i nostri amici porteranno - prosegue Valerio -, dedicando loro le vie per gli ospiti con modalità promozionali; e poi naturalmente vorremmo che la serata sia un momento in cui il nostro pubblico possa incontrare in maniera privilegiata i birrai, per cui incoraggeremo soprattutto questo aspetto".

Sempre nella capitale troviamo Birra Più, al Pigneto. Nel noto quartiere della movida romana dal 2009 è attivo questo pub, che nel tempo è arrivato a contare dodici spine e una pompa. Particolarità del locale poi, spiega Alessandro, "è che, al di là delle spine, lavoriamo esclusivamente con lattine, di marchi artigianali sia italiani che esteri. Direi che siamo un caso unico. Fanno eccezione soltanto alcuni stili particolari che richiedono il vetro, come ad esempio i lambic". A dispetto del nome, peraltro, al Birra Più non si beve solo birra: è disponibile infatti una nutrita lista di scotch whisky, grappe ed altri distillati. Ultima curiosità, il locale non dispone di cucina, "ma siamo aperti al food sharing - precisa Alessandro -: che volete ordinare una pizza e farvela portare da noi, ben volentieri". La serata del 16 a Birra Più sarà in continuità con quella di Brewdog: dopo il tap takeover all'ombra del Colosseo, ci si sposterà infatti al Pigneto per continuare la festa.

Tornando invece in Lombardia troviamo due locali "capisaldo" delle passate St. Patrick Week. Il primo è il Rievoca Beer Drink&Shop di Vimodrone, che  con le sue oltre 250 tipologie di birre in bottiglia, otto spine a rotazione e due pompe Angram, ne ha per accontentare tutti i gusti. Compresi quelli culinari: Rievoca Beer rivisita infatti le antiche ricette tradizionali dei pub europei, adattandole ai gusti moderni - dai sandwich, a varie proposte di pulled pork, ai più complessi piatti in stile birrario - proponendo anche eventi culinari a carattere rievocativo (di qui il nome Rievoca) con cene a tema, a partire dal I secolo d.C. al XV secolo. La spillatura, tengono a sottolineare, qui è un'arte: "Alla spina facciamo girare quasi tutte le tipologie di birra artigianale del mondo: dalle stout alle white ipa per finire con le tedesche, le belghe e le scandinave - raccontano i gestori Fabio ed Elena, con i loro collaboratori Davide e Andrea -. Ciò che non si trova in fusto è presente nella vasta gamma di bottiglie esposte a scaffale. Per noi è importante eseguire la spillatura nel modo e nel tempo corretti: riportare nel bicchiere le caratteristiche originali della birra è un must". Il Rievoca vuole però essere un locale "a tutto tondo", e quindi non c'è solo birra: "Amiamo offrire la possibilità di esplorare il mondo del gusto con esperienze sempre nuove: ecco perché alla vasta selezione di birre artigianali abbiamo deciso di affiancare altre bevande, tra cui una piccola selezione di whisky di alto livello". Inoltre, concludono, "organizziamo spesso serate dove i nostri ospiti vengono guidati alla scoperta di diversi mondi sensoriali in un mix di gusto e olfatto, cibo e bevande sempre originale”. Al Rievoca si festeggerà San Patrizio per tutta la settimana: ogni giorno sarà infatti disponibile un menù tipico irlandese, e la sera di venerdì 15 sarà di scena la musica folk irlandese con un concerto dal vivo. Serata clou sarà appunto il 16, con la presenza dei birrai irlandesi - quelli di Kinnegar nello specifico. Ricordiamo da ultimo che Elena è stata recentemente insignita del premio Le Donne della Birra, assegnato alle migliori publican in Italia in occasione del Beer Attraction di Rimini: partecipare alla serata è anche quindi l'occasione per conoscere una delle rappresentanti di punta della categoria in Italia.

Il secondo è La Petrarca, senz'altro uno dei locali degni di nota a Lodi e dintorni - Graffignano, per l'esattezza. Vanta ventotto vie alla spina e tre a pompa, oltre che più di 300 etichette in bottiglia - quasi interamente artigianali e alcune rarissime - oltre ad una cucina specializzata in piatti alla birra - basti citare piatti come il risotto alla Orval e la Carbonnade alla Gulden Draak. Per la serata di St.Patrick, anticipa il publican Raoul, "metteremo in linea 12 tipologie di birre irlandesi alla spina suddivise tra i tre birrifici; nonché un sidro di mele sempre alla spina, Devil ‘s Bite". Il tutto allietato da "Il Bandarone", gruppo di musica folk irlandese.

Ormai siamo pronti per la serata finale...

lunedì 11 marzo 2019

Un San Patrizio per tre: si inizia il 15 marzo

All'inizio fu The White Hag; poi si aggiunse Kinnegar, ed ora anche Hope Beer. E' così che al terzo anno la St. Patrick Week organizzata da Beergate, all'insegna dell'autentica birra artigianale irlandese, arriva a comprendere appunto tre birrifici. Una selezione della migliore produzione dell'isola presentata, come di consueto, dai birrai stessi in tour per la penisola.


Si inizia venerdì 15 marzo tra lo Shamrock di Lecco, il Teatro delle Birre di Mantova, e Lortica Garden Wine di Bologna - tre locali da sempre fedeli a questo evento. The Shamrock è uno storico Irish Pub che prende il nome dal trifoglio - simbolo appunto dell'Irlanda - e che da ormai sette anni fa dell' "Isola di smeraldo" il suo punto di riferimento. “Posso dire con soddisfazione che stiamo crescendo anno dopo anno - racconta Marco, il publican -: oltre alle birre e alle altre bevande irlandesi, dai sidri ai whiskey, abbiamo un ricco menù di piatti tipici dell'isola - dallo stufato alla Guiness alla zuppa di salmone - che proponiamo regolarmente". E in effetti The Shamrock è un vero e proprio spicchio d’Irlanda, con 13 vie di birra alla spina - artigianali e tradizionali - esclusivamente irlandesi, una quarantina di bottiglie artigianali irlandesi e altrettante etichette di whiskey esclusivamente irlandesi; a cui si aggiungono i migliori piatti della tradizione culinaria dell’isola e un’atmosfera Irish che, per musica e ambiente, trasporta direttamente nel cuore di Dublino. In occasione di San Patrizio, The Shamrock organizza un festival vero e proprio con ben quattro giornate di festeggiamenti: musica folk e danza irlandese, spettacoli itineranti, e molto altro ancora (trovate il programma completo a questo link). Per la serata del 15 nello specifico, propone una degustazione di piatti tipici dell'isola abbinati alle birre dei mastri birrai ospiti - presenti per illustrarle al pubblico.


Anche Il Teatro delle Birre vanta una solida esperienza avendo aperto nel 2005, forte dei diversi anni di attività nel settore birrario dei fondatori. Ad offrire l'occasione per l'apertura è stato anche il Circolo del Luppolo di Mantova: "Con le sue cene birrarie, festival, corsi homebrewer e di degustazione, hanno fatto da spalla alla necessità di un locale adeguato per promuovere la cultura per la buona birra - ricorda Marco, uno dei fondatori - e così è nato il Teatro delle Birre". Dietro il sipario il Teatro ospita 12 birre alla spina sempre diverse per stile e provenienza, in modo da creare un taplist eterogenea e culturalmente ricca; mentre il beershop vanta oltre 150 etichette. "Tutte le birre - prosegue Marco - sono scelte tra produttori locali, nazionali ed internazionali nel rispetto di alta qualità artigianale. Inoltre disponiamo di una selezione di sidri, idromele, distillati e liquori correlati al mondo artigianale". Al Teatro delle Birre vengono organizzati eventi di degustazione, abbinamento tra cibo e birra, tap takeover, brewery battles, incontri con birrai sia italiani che stranieri. Inoltre la piccola cucina del Teatro - con un curioso menù suddiviso in "atti", invece che in tipologia di portata - offre hamburger, piadine, focacce, taglieri di salumi e formaggi artigianali creati appoggiandosi a produttori locali. Per San Patrizio il Teatro delle Birre propone birre irlandesi e un fuori menù tipico irlandese per tutta la settimana; e, per la serata del 15 in particolare, un tap takeover con ospite Martyn Dunne di Hope Beer. 


Spostandoci a Bologna troviamo infine Lorticadescritto dal titolare, Andrea Rubbi, come "un giardino di profumi e di gusti sani, salubri e artigianali" - tanto che si definisce come giardino già nel nome; e si trova in pieno centro città, in zona universitaria e pochi passi dalle celebri torri. Aperto da 8 anni, fa degli ingredienti freschi e biologici il punto di forza della sua offerta; che comprende un'ampia gamma di birre artigianali - tra cui sta acquistando un rilievo sempre maggiore il segmento sour -, con 9 spine e 2 pompe inglesi a rotazione, oltre alle etichette in bottiglia nella bottega adiacente - dove è possibile trovare anche vini naturali. "Organizziamo anche corsi di degustazione e serate degustazione - prosegue Andrea -, tra cui originali percorsi che accostano birra e vino. Inoltre stiamo rilanciando, forti di un viaggio sul campo in Scozia, anche la carta dei whiskey". Per la serata della St. Patrick’s Week sarà possibile degustare le birre di Hope, Kinnegar e The White Hag - a cui verranno dedicate tutte le spine - guidati dalla viva voce degli ospiti irlandesi. Il San Patrizio de Lortica, però, non finisce qui: negli stessi giorni infatti il locale parteciperà all'evento "San Patrizio: Tanta Roba in Bolognina", dedicato a profumi, sapori e musiche irlandesi - tutte le informazioni sono disponibili qui. Per l'occasione Lortica porterà anche alcune chicche degli amici birrai irlandesi, tra cui delle sour di Kinnegar.

E dopo aver scaldato i motori, ci prepariamo alla seconda serata... 

giovedì 8 marzo 2018

San Patrizio: Da Milano a Vicenza

E siamo al culmine della festa: i nostri birrai sono attesi a La Belle Alliance (Milano), La Petrarca (Graffignano, LO), Xander Beer Brew Pub (Brescia) e Paddy's Irish Pub (Creazzo, VI).

La Belle Alliance può definirsi una delle mete di pellegrinaggio per gli appassionati di birra artigianale, con 16 anni di attività. L'hashtag coniato, #gentealbanco, è indicativo dello stile adottato: niente servizio ai tavoli, le birre e i sidri vanno prese direttamente di fronte alla trentina di spine e pompe. Non manca una fornitissima cucina: dalla luganega di Monza, allo stinco di maiale cotto nella birra, agli hamburger di angus irlandese, al pulled pork. A La Belle Alliance la giornata di San Patrizio si preannuncia ricchissima: i battenti apriranno già alle 12.30 per il brunch irlandese, con ostriche e salmone o Irish stew; e ci si sintonizzerà poi sulla sfida tra Irlanda e Inghilterra nel Sei Nazioni di rugby. La giornata proseguirà con trenta spine dedicate non solo agli ospiti d’onore The White Hag e Kinnegar, ma anche ad altri birrifici artigianali irlandesi che fanno il loro debutto in Italia: St. Mel's Brewing, Hope Beer Dublin,, Metalman Brewing e Indipendent Brewing. Ad accompagnarle, un Pepper Beef Brisket, un Chicken and Ale, e una Cheescake con riduzione di Stout; e poi formaggi, black pudding, salmone affumicato e altre specialità. La lista delle birre e il programma sono in aggiornamento: suggeriamo di consultare la pagina https://www.facebook.com/labellealliance.it/ per tutte le novità.

La Petrarca è senz'altro uno dei locali degni di nota a Lodi e dintorni. Vanta ventotto vie alla spina e tre a pompa, oltre che più di 300 etichette in bottiglia - quasi interamente artigianali e alcune rarissime - oltre ad una cucina specializzata in piatti alla birra - basti citare piatti come il risotto alla Orval e la Carbonnade alla Gulden Draak. Per la serata di St.Patrick saranno allestite due postazioni di spillatura - una all’interno e una all’esterno – con sei birre irlandesi alla spina per ciascuna e un sidro artigianale irlandese a pompa; accompagnati da quattro linee di panini – vegetariani, vegani, street food (salamelle, hamburger, pulled pork, brisket) e tradizionale (salumi e affettati) – e dal cibo servito dai food truck all’esterno. A coronare il tutto, il folk irlandese de Il Bandarone. 

Interessante anche la storia dello Xander Aperto nel 2012, affonda le sue radici nella passione per le birre di lunga data dei fondatori, maturata con anni di viaggi, tentativi, esperimenti e idee. “La nostra attività nasce da un pensiero semplice – spiegano -: ci piace fare, assaggiare e scoprire le birre. Perché non farlo in compagnia?”. Il locale vanta dieci vie alla spina e quattro pompe, dedicate esclusivamente a birre artigianali sia italiane che estere, oltre a quelle prodotte direttamente nel locale. A queste si aggiunge una fornita cucina – che sforna piatti quali “tarte” (sorta di torte salate di origine alsaziana alle più svariate farciture), hamburger gourmet e panini. Proprio la cucina sarà protagonista, insieme alle birre irlandesi, della serata di giovedì 15, con una cena in cui a quattro piatti saranno abbinate altrettante birre – due di The White Hag e due di Kinnegar; mentre sabato 17 gli ospiti dai due birrifici apriranno le danze conducendo una degustazione nel pomeriggio (solo su prenotazione), per proseguire poi la serata con musica irlandese dal vivo.


Spostandoci in Veneto troviamo il Paddy's. Aperto dal 1994, vanta arredamenti in stile vittoriano di provenienza scozzese. Massimo, l'attuale titolare, ha preso le redini del Paddy's nel 2009; e da subito ha imboccato con decisione la via delle birre artigianali - otto le spine, di cui cinque a rotazione -, senza però per questo arrivare all'elitarismo. "Siamo dei bevitori che hanno fatto un locale per bevitori - afferma con ironia -: niente servizio al tavolo, chi vuole bere deve venire al banco e confrontarsi con noi, con passione e senza essere troppo sofisticati". E anche la serata di San Patrizio sarà all’insegna della semplicità, “senza fronzoli ma di sostanza: avremo ben 14 spine attive per il tap takeover di Kinnegar e The White Hag, alla presenza degli ospiti irlandesi; e a fare da cornice saranno i dieci componenti del gruppo musicale Outisdis con il loro folk irlandese”.


Dalla redazione è tutto...non ci resta che aspettarvi la prossima settimana!

16 marzo: da Genova a Novara

Tre tappe per The White Hag e Kinnegar la sera del 16: La Tana del Luppolo (Cavi di Lavagna, GE), il Wild Rover Irish Pub (Castelfranco Emilia, MO) e The Kitchen Inn (Galliate, NO).

La Tana del Luppolo ha, come primo biglietto da visita, la sua storia. "Il nostro è un locale che viene da lontano - racconta Luciano, attuale gestore nonché cuoco - perché ha aperto vent'anni fa. Tutti gli interni sono stati realizzati da un mastro d'ascia, con alberi e pezzi autentici di barche. Insomma, siamo un vero locale della riviera". Che, a differenza di molti altri, rimane aperto tutto l'anno: "D'inverno siamo solo noi a non chiudere - osserva Luciano - e così siamo diventati un punto di ritrovo tra Sestri e Chiavari. Organizziamo concerti, quiz e serate a tema, guardiamo insieme le partite: siamo consci che la scelta di fare la stagione invernale ha un profondo significato sociale". Data la formazione di Luciano, nel locale si ritrova una particolare sensibilità per le preparazioni gastronomiche con la birra e i relativi abbinamenti: "Il mio piatto forte è il risotto alla birra, preparato con riso biologico di Mortara - riferisce - ma il menù varia a seconda della stagione e degli ingredienti disponibili. Privilegiamo infatti i produttori locali, da cui ci riforniamo per le verdure, i formaggi, i salumi, la carne; valorizzando anche tutte quelle che sono le particolarità nella produzione". E proprio l’accompagnamento gastronomico alle birre sarà al centro della serata con The White Hag e Kinnegar: la cucina proporrà brasato alla birra con patate e mele come piatto principale e tortini al cioccolato e whiskey come dolce. Sarà naturalmente disponibile anche il menu consueto, tra cui spiccano lo stinco, le alette di pollo piccanti, le salsicce, gli hamburger da 300g con patate fritte, e diverse altre preparazioni di carne.

Anche il Wild Rover Irish Pub non è da meno: ha aperto i battenti nel 1994, ed è stato "riportato alle origini" - per usare le parole del titolare, Emanuele Degliangeli - dall'attuale gestione nel 2013. "Il nostro è un Irish Pub molto classico - spiega Emanuele -: abbiamo 11 spine, 2 pompe inglesi, ed oltre 150 etichette in bottiglia". La cucina, che sforna hamburger, hot dog e bruschette sia dolci che salate, si rifornisce dalle aziende agricole del territorio come garanzia di genuinità. La serata del 16 marzo, oltre che dalle birre di The White Hag e Kinnegar e dalla presenza degli amici irlandesi, sarà accompagnata dall’Irish folk del gruppo musicale The Drunk Butchers.

The Kitchen Inn è l'altra metà del The Kitchen di Casorezzo (MI). Maurizio e Cinzia sono l’anima di questi due locali, nati l’uno nel 2010 (Casorezzo) e l’altro nel 2015 (Galliate), dopo un’esperienza ventennale nel settore. Anche se i locali sono due, spiega Maurizio, “l’idea è una: essere un beer restaurant, in cui proporre birre artigianali sia italiane che estere, insieme ad una cucina di alto livello e allo stesso tempo per tutti. Serviamo pasta e dolci fatti in casa, piatti della tradizione locali e cucinati con la birra, e ad ognuno è suggerita nel menù una birra in abbinamento”. Una cucina ricercata ma in un luogo semplice, in cui il legno la fa da padrone nell’arredamento. L’evento principale si terrà a Galliate – locale che offre una cinquantina di birre, tutte alla spina – con una degustazione guidata dagli amici irlandesi; ma anche a Casorezzo saranno disponibili le birre di The White Hag e Kinnegar. “Siamo felici di avere come ospiti i rappresentanti di questi birrifici – conclude Maurizio – mettendo un tassello in più a quello che è un nostro impegno continuativo: più volte durante l’anno organizziamo eventi in cui abbiamo ospiti dei birrai, degustazioni, e iniziative”.

Ormai siamo giunti alla grande serata di San Patrizio...


mercoledì 7 marzo 2018

15 marzo: da Mantova a Vigevano

Ricchissimo il programma della seconda serata, in cui i nostri amici irlandesi si divideranno tra ben cinque locali: Il Tetrao delle Birre (Mantova), Lortica (Bologna), Rievoca Beer Drink&Shop (Vimodrone, MI), Il Porco (Corbetta, MI) e Fuori di Luppolo (Vigevano, PV). 

Il Teatro delle Birre vanta una solida esperienza avendo aperto nel 2005, forte dei diversi anni di attività nel settore birrario dei fondatori. Ad offrire l'occasione per l'apertura è stato anche il Circolo del Luppolo di Mantova: "Con le sue cene birrarie, festival, corsi homebrewer e di degustazione, hanno fatto da spalla alla necessità di un locale adeguato per promuovere la cultura per la buona birra - ricorda Marco, uno dei fondatori - e così è nato il Teatro delle Birre". Dietro il sipario il Teatro ospita 12 birre alla spina sempre diverse per stile e provenienza, in modo da creare un taplist eterogenea e culturalmente ricca; mentre il beershop vanta oltre 150 etichette. "Tutte le birre - prosegue Marco - sono scelte tra produttori locali, nazionali ed internazionali nel rispetto di alta qualità artigianale. Inoltre disponiamo di una selezione di sidri, idromele, distillati e liquori correlati al mondo artigianale". Al Teatro delle Birre vengono organizzati eventi di degustazione, abbinamento tra cibo e birra, tap takeover, brewery battles, incontri con birrai sia italiani che stranieri. Inoltre la piccola cucina del Teatro - con un curioso menù suddiviso in "atti", invece che in tipologia di portata - offre hamburger, piadine, focacce, taglieri di salumi e formaggi artigianali creati appoggiandosi a produttori locali. Per la serata del 15 marzo, il Teatro delle Birre propone un Tap Takeover con birre di The White Hag e Kinnegar su tutte e 12 le spine; accompagnate dalla presenza dello staff di The White Hag, e dalla musica tradizionale irlandese della band Billygoats.

Spostandoci a Bologna troviamo Lorticadescritto dal titolare, Andrea Rubbi, come "un giardino di profumi e di gusti sani, salubri e artigianali" - tanto che si definisce come giardino già nel nome; e si trova in pieno centro città, in zona universitaria e pochi passi dalle celebri torri. Aperto da 8 anni, fa degli ingredienti freschi e biologici il punto di forza della sua offerta; che comprende un'ampia gamma di birre artigianali - tra cui sta acquistando un rilievo sempre maggiore il segmento sour -, con 9 spine e 2 pompe inglesi a rotazione, oltre alle etichette in bottiglia nella bottega adiacente - dove è possibile trovare anche vini naturali. "Organizziamo anche corsi di degustazione e serate degustazione - prosegue Andrea -, tra cui originali percorsi che accostano birra e vino. Inoltre stiamo rilanciando, forti di un viaggio sul campo in Scozia, anche la carta dei whiskey". Per la serata della St. Patrick’s Week, saranno gli ospiti irlandesi a condurre una piccola degustazione con le loro creazioni; e le loro birre saranno disponibili su tutte le spine.

Altro locale del tutto peculiare è il Rievoca Beer Drink&Shop, che  con le sue oltre 250 tipologie di birre in bottiglia, otto spine a rotazione e due pompe Angram, ne ha per accontentare tutti i gusti. Compresi quelli culinari: Rievoca Beer rivisita infatti le antiche ricette tradizionali dei pub europei, adattandole ai gusti moderni - dai sandwich, a varie proposte di pulled pork, ai più complessi piatti in stile birrario - proponendo anche eventi culinari a carattere rievocativo (di qui il nome Rievoca) con cene a tema, a partire dal I secolo d.C. al XV secolo. La spillatura, tengono a sottolineare, qui è un'arte: "Alla spina facciamo girare quasi tutte le tipologie di birra artigianale del mondo: dalle stout alle white ipa per finire con le tedesche, le belghe e le scandinave - raccontano i gestori Fabio ed Elena, con i loro collaboratori Alessandro e Federico -. Ciò che non si trova in fusto è presente nella vasta gamma di bottiglie esposte a scaffale. Per noi è importante eseguire la spillatura nel modo e nel tempo corretti: riportare nel bicchiere le caratteristiche originali della birra è un must". Il Rievoca vuole però essere un locale "a tutto tondo", e quindi non c'è solo birra: "Amiamo offrire la possibilità di esplorare il mondo del gusto con esperienze sempre nuove: ecco perché alla vasta selezione di birre artigianali abbiamo deciso di affiancare altre bevande, tra cui una piccola selezione di whisky di alto livello". Inoltre, concludono, "organizziamo spesso serate dove i nostri ospiti vengono guidati alla scoperta di diversi mondi sensoriali in un mix di gusto e olfatto, cibo e bevande sempre originale”. Per la serata del 14 saranno disponibili alcuni piatti di cucina irlandese abbinati alle birre di Kinnegar, secondo suggerimento dei birrai stessi; e la festa per San Patrizio proseguirà venerdì 16 con musica tradizionale irlandese dal vivo.

Il Porco prende il suo curioso nome da un'epistola di Orazio in cui il poeta latino, invitando a godere di ciò che la vita offre, si definisce "porco del gregge di Epicuro" - filosofo greco nel cui pensiero il piacere occupa un posto centrale. In questi dieci anni di vita, racconta il titolare - nonché grande appassionato di testi classici - Alessandro, "siamo cresciuti come non avremmo mai creduto. Nel 2007 siamo stati tra i primi pub totalmente indipendenti e totalmente incentrati sulla birra artigianale italiana nel nostro Paese; però ancora non avevamo non dico una cucina, ma nemmeno un posto dove friggere un piatto di patatine. Oggi non solo abbiamo un menù ricco ed elaborato curato da Nadia - dalla tagliata di angus alla picanha -, ma nonostante la nostra posizione periferica rispetto alla grande città abbiamo una nutrita (è il caso di dirlo...) cerchia di frequentatori". Per la serata, la cucina propone un menu di quattro portate con altrettante birre abbinate sul filo conduttore del cacao (costo 35 euro): si apre con un’insalata mista impreziosita da noci e bocconcini di brie ricoperti di cioccolato fondente, per proseguire con tagliatelle al cacao e salsa bianca con pistacchi e lamelle di mandorle e con lo stufato di angus al cacao, pinoli e uvetta. A chiudere, un dolce al cioccolato e birra.

Infine il Fuori di Luppolo, un ambiente familiare dove pranzare e cenare con piatti selezionabili da un ricco menu accompagnati da birre artigianali di qualità selezionate da tutto il mondo. Otto le birre artigianali a rotazione tra le sei spine e due pompe, che si uniscono a un’ottantina di referenze in bottiglia – acquistabili anche per asporto nell’angolo beershop. “Siamo un pub dinamico e attento aperto alle esigenze del momento – spiega Andrea – Serviamo hamburger di nostra produzione, tagli di carne di alta qualità, piade artigianali, bruschette, club sandwich, piatti freddi e salumi senza glutine, con spazio anche per i vegani e vegetariani. Siamo organizzati per dare un servizio velocissimo e di qualità, preparando tutto esclusivamente all'interno della nostra cucina. Per le famiglie abbiamo dedicato anche un’area giochi”. Al Fuori di Luppolo i festeggiamenti per San Patrizio dureranno tutta la settimana: sia a pranzo che a cena sarà disponibile ogni giorno un menu dedicato all’Irlanda rivisitato in chiave italiana; mentre la sera di giovedì 15 sarà presente uno dei birrai a condurre una degustazione che unirà 4 birre ad altrettante portate gastronomiche (29 euro, solo su prenotazione allo 0381680599) in un evento organizzato in collaborazione con Beerinba. A fare da colonna sonora sarà la musica irlandese dal vivo, sia venerdì 16 che sabato 17, giornata in cui chiuderanno i festeggiamenti i Foggy Fields Rangers.

Vi aspettiamo per rivelare la serata del 16...